Il 10 maggio a Rimini si è tenuta la 35a edizione di Macfrut.
Evento di riferimento per tutti i professionisti del settore ortofrutticolo in Italia e in Europa. Le parole d’ordine di questa edizione sono state internalizzazione e innovazione.
La giornata è stata molto ricca di eventi e in particolare ho seguito il convegno organizzato dall’Asssociazione Le Donne dell’Ortofrutta, Qualità allo specchio.
La comunicazione
Tra tutti i convegni e dibattiti è emerso lo stesso fil rouge che ha accumunato l’evento di Think Fresh e Cibus. Il prodotto deve essere pensato come un marchio. Deve essere raccontato, deve avere il suo valore e deve rispettare la fliera.
Vorrei sottolineare le parole dell’amministratore delegato di Eurogroup Italia Annabella Donnarumma, la quale ha affermato: “In questo momento alcuni nostri colleghi stanno controllando ogni cestino di fragole perché arrivino in Germania tutte in perfette condizioni per la Festa della Mamma“.
Nuovi profili
Il prodotto deve essere perfetto e il cliente digitale non perdona più. Sempre più attento e informato e sempre più infedele, grazie all’informazione che può trovare sul web.
Inoltre è emersa la necessità di comunicare meglio (meglio affidarsi a dei professionisti), in modo innovativo e più creativo il prodotto. Il prodotto non deve essere solo venduto, ma va raccontato, attraverso uno storytelling esperienziale, capace di suggestionare il cliente e che lo porti ad acquistare il prodotto che vede.
Soltanto in questo modo si può far emergere il valore dei prodotti Made in Italy