Il 20 novembre scorso, presso il Teatro Manzoni di Milano, si è svolta la 20a edizione dello Speciale Frutta & Verdura, l’appuntamento tradizionale della filiera ortofrutticola italiana organizzata da Roberto Della Casa in collaborazione con Italiafruit News e Mark Up. Sul palco, come abbiamo visto real time sui miei canali, gli ospiti sono stati molti, attori della produzione, della politica e della grande distribuzione.
Dopo una bellissima introduzione di Cristina Lazzati direttrice di MarkUp dove ricorda la nascita due anni fa dell’Associazione le Donne Dell’Ortofrutta, della quale sono onorata di essere Socia Fondatrice, …
..entrano Roberto e Chiara sul palco spingendo un carrello della spesa pieno di frutta e verdura facendo emergere quanto sia importante fare sistema e cambiare i rapporti di filiera.
Importante fare squadra, essere uniti per far si che ci sia consapevolezza da parte dei consumatori in fase di acquisto. (E questo lo diciamo da anni). Si presentano anche i punti del “Manifesto dell’ortofrutta” che sono stati formulati da esperti di agronomia, economia, sostenibilità e marketing e verranno sottoposti alle istituzioni e agli stakeholders. Per chi volesse firmare il Manifesto può cliccare qui e trovate anche i 6 punti chiave.

Io, che della 📣 comunicazione ne faccio argomento prezioso tutti i giorni, ho firmato il manifesto partendo dall’ultimo punto:
VI. Diffondere la cultura dell’alimentazione e il valore del cibo
Gli interventi li abbiamo visti uno ad uno sui canali, li ripropongo qui con i relativi link che riportano al post sulla mia pagina di Facebook.
Certo confermo la bravura di Roberto Della Casa e Chiara che ci hanno mandato in onda il video-messaggio della Ministra dell’Agricoltura Teresa Bellanova. Se volete ascoltare l’intervento potete cliccare qui.
👉 Pac – abbiamo tempo per fare bene
👉 Passione Amore Professionalità
👉 Alta Qualità al giusto prezzo
👉 Valore corretto da comunicare
👉 Identità e riconoscibilità del prodotto
👉 Filiera da raccontare e fare percepire
👉 Rapporto produttori – gdo di qualità
👉 Trasparenza e collaborazione tra gli attori
👉 Educazione alimentare
👉 Riduzione plastica, riuso con educazione
👉 Riduzione dello spreco alimentare
👉 Mangiare sano ed in maniera consapevole
👉 Ambiente, sostenibilità, responsabilità, collaborazione tra tutti NOI
Entriamo quindi nello specifico dei relatori.
Paolo De Castro, parlamentare europeo e primo vice-presidente della Commissione Agricoltura e Sviluppo Rurale. Ha fatto emergere che ci sono problemi ed argomenti che non piacciono a “noi” italiani, le preoccupazioni sul mercato internet ed export non mancano, ma dà un segno positivo per quanto riguardo la Pac. 👉 E’ stato rassicurante in quanto sostiene: “Procederemo con la richiesta al Consiglio Agricolo di estendere ad almeno due anni la proroga dell’attuale #Pac per avere tutto il tempo di correggere errori e fare una buona riforma all’insegna della sostenibilità ambientale, sociale ed economica: la nuova versione entrerà in vigore nel gennaio 2023”. L’importante è fare bene.
Il secondo relatore è Stephan Rötzer che ha fondato il gruppo spagnolo San Lucar nel 1993. Un uomo che ha trasmesso emozione, passione ed amore per il suo lavoro, mi è piaciuto molto perché ha dimostrato che molto c’è da fare, che le persone e l’ortofrutta italiana sono eccellenti, che bisogna trovare le persone giuste con le quali lavorare.
Sale sul palco l’inarrestabile Ettore Prandini, presidente di Coldiretti. Vi posso dire che ha iniziato dicendo che il nostro made in italy è un’eccellenza:
👉 “L’ortofrutta è un patrimonio dell’agricoltura e dell’agroalimentare e merita massima attenzione anche nelle politiche comunitarie”. Fa emergere quanto i prodotti italiani siano i più sicuri (0,4% di irregolarità), mentre quelli extra Ue i meno (4,7%). Parla dell’importanza dell’internazionalizzazione, dimostra quanto stiano facendo per un combattere l’Italian🇮🇹 sounding che produce danni soprattutto all’’immagine sbagliata e di bassa qualità, del prodotto italiano.
👉Deluso del progetto “Frutta nelle Scuole” che invece di avere portato feed back positivo è stato un flop. Lo avevamo già visto qualche tempo fa. L’educazione va fatta nelle scuole ma in maniera corretta, ecco che la Coldiretti partirà con un progetto di educazione alimentare nelle scuole. Concordo!❗
👉Sono assolutamente d’accordo con lui nel momento in cui sostiene che bisogna fare comunicazione, ✴che
bisogna parlare della filiera intesa dalla terra allo scaffale (io vado
sempre fino alla tavola, ma glielo concedo) per avere un acquisto
consapevole.👉
Certo, ma se nessuno o in pochi la fanno questa comunicazione è un po’
difficile comunicare valore. Sarebbe giusto, come sostengo da tempo, che
le associazioni ed i consorzi mettano a punto un servizio di assistenza
per educare ed avvicinare gli agricoltori alla comunicazione.
Senza una comunicazione corretta e digitale ormai, i valori della filiera attraverso cosa li comunichi?
E’ l’ora di Francesco Mutti, ceo dell’omonima azienda di conserve di pomodoro, ha raccontato innanzitutto la storia dell’aziende e le sue idee che sono assolutamente più rivolte alla qualità più che alla quantità. Qualità del prodotto, mai un basso costo per il rispetto della filiera. L’azienda investe moltissimo in comunicazione, il risultato è che è riconosciuto in tutto il mondo per il brand e per il marchio e soprattutto non si svende.
Per la prima volta sale sul palco Maniele Tasca, general manager di Selex. Un gruppo che è il 3° in Italia e che prosegue nella sua crescita con un investimento previsto per l’anno 2020 di euro 330 milioni. Ma ci sono due cose che particolarmente mi hanno colpita:
1) Il cliente è al centro, se l’ortofrutta Italiana a disposizione non rispetta i criteri che soddisfano le loro esigenze, le acquistano all’estero;
2) La lotta al Caporalato. Attraverso l’intesa tra il Gruppo Megamark di trani, che gestisce più di 500 supermercati, Rete Perlaterra, associazione e rete tra imprese che promuovono pratiche agroecologiche di lavoro della terra e l’associazione #NoCap impegnata nel promuovere e valorizzare le aziende agricole che rispettano la legalità e i diritti dei lavoratori, nasce la prima filiera etica in Italia contro il caporalato.
E’ il primo esperimento in Italia che si basa su un sistema di tracciabilità delle filiere agroalimentari mediante l’uso del bollino etico denominato ‘NoCap’.
Interviene, come penultimo intervento, Maura Latini, Amministratore Delegato di Coop Italia, che è intervenuta per fare ulteriore chiarezza sul famoso spot “La spesa Coop cambia il mondo” che ha creato parecchia polemica soprattutto in alcuni agricoltori, ne avevamo già parlato. Ascoltiamo le Sue parole: «Spot contro agricoltura? No, il nostro è un messaggio “per” e non “contro” qualcuno»
Chiude la carrellata degli interventi Andrea Segrè, agroeconomista che ci ha parlato di economia circolare e della richiesta sempre più forte da parte dei più giovani e non solo, della sostenibilità.
“Ogni famiglia spreca mediamente 454 euro di cibo, per il 35% freschi e per il 16% ortofrutta”. “Ma il problema è anche legato al fatto che gli italiani non seguono quasi più la dieta mediterranea e ciò ha un impatto idrico pesante nei modelli agronutrizionali. Serve più educazione👉 alimentare, serve più attenzione nei consumi ma anche più innovazione e ricerca a livello imprenditoriale”.
Anche lui non e’ assolutamente d’accordo con la plastic tax: “C’è pregiudizio e disinformazione, sui contenitori si parla e ci si muove a sproposito.
Ci si porta verso la chiusura presentando il Manifesto, e si conclude con una maxi torta 🎂 che arrivata sul palco. Torta che abbiamo potuto assaggiare dopo il convegno, vero Luca Talotta? Ed era buonissima!
CONCLUSIONI PERSONALI:
Stiamo parlando di un settore che è assolutamente in crescita, che è ricco di eccellenze italiane, che merita di essere raccontato, che ci invidiano e provano a copiarci nel resto del pianeta, ma non ci riescono perchè solo noi Italiani siamo in grado di fare il vero Made in Italy. Credo sia un nostro dovere fare squadra tra tutti gli attori di filiera per TUTELARE – PROMUOVERE E DIFFONDERE non solo il cibo, ma anche cultura e territorio in TUTTO IL MONDO ATTRAVERSO TUTTI I MEZZI A NOSTRA DISPOSIZIONE. Io, nel mio piccolo vorrei aiutare le aziende a comunciare sè stesse per essere riconoscibili ed uniche, con un’experience unica ed attraverso gli strumenti digitali.
Se ti ritrovi e credi di avere la tua attività da comunicare, sono a disposizione. Contattami pure.
Grazie. 🙂